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Torna sul palcoscenico del teatro Reims lo spettacolo di tamburi giapponesi Taiko del gruppo Sayuri Shin do.
I Taiko, termine che indica tipici tamburi giapponesi che fin dall’antichità venivano suonati nelle cerimonie religiose e in particolari occasioni della vita civile; anticamente, persino i confini di una regione venivano tracciati dove si perdeva l’eco dei tamburi suonati al suo interno.
Ogni Taiko è fatto a mano, creato artigianalmente: il legno utilizzato per creare il corpo deve essere stagionato molti anni e preparato con cura, la pelle lavorata e deve essere attentamente lavorata, le bacchette usate per suonare (dette bachi) si distinguono per lunghezza e tipo di legno impiegato.
Secondo la visione shintoista è lo strumento che più di ogni altro comunica con il mondo degli Dei. Il loro suono porterà gli spettatori quasi in un’altra dimensione a contatto con il suono ipnotico e trascinante dei Taiko.
Torna sul palcoscenico del teatro Reims lo spettacolo di tamburi giapponesi Taiko del gruppo Sayuri Shin do.
I Taiko, termine che indica tipici tamburi giapponesi che fin dall’antichità venivano suonati nelle cerimonie religiose e in particolari occasioni della vita civile; anticamente, persino i confini di una regione venivano tracciati dove si perdeva l’eco dei tamburi suonati al suo interno.
Ogni Taiko è fatto a mano, creato artigianalmente: il legno utilizzato per creare il corpo deve essere stagionato molti anni e preparato con cura, la pelle lavorata e deve essere attentamente lavorata, le bacchette usate per suonare (dette bachi) si distinguono per lunghezza e tipo di legno impiegato.
Secondo la visione shintoista è lo strumento che più di ogni altro comunica con il mondo degli Dei. Il loro suono porterà gli spettatori quasi in un’altra dimensione a contatto con il suono ipnotico e trascinante dei Taiko.