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Vincent, agente immobiliare quarantenne, viene invitato a cena dalla sorella Elizabeth e dal cognato Pierre, entrambi docenti a Parigi e genitori di Apollin e Myrtille. Alla cena partecipa anche Claude, orchestrale in un’orchestra sinfonica e amico intimo d’infanzia di Elizabeth. In attesa della ritardataria moglie Anne, Vincent si trova al centro dell’attenzione in quanto la coppia, sta per avere un bambino.
Tutto procede per il meglio sino a quando l’evolversi della serata tocca un argomento che dà il via a una serie di situazioni paradossali: il nome scelto per il nascituro.
La teatralità più originale viene raggiunta soprattutto quando i toni iniziano ad esasperarsi favorendo le risate (qualche volta un po’ amare) dello spettatore e scoprendo i lati caratteriali “reali” dei personaggi, tenuti nascosti fino a poco prima.
Il finale per alcuni, costituirà una vera sorpresa da più punti di vista.
Vincent, agente immobiliare quarantenne, viene invitato a cena dalla sorella Elizabeth e dal cognato Pierre, entrambi docenti a Parigi e genitori di Apollin e Myrtille. Alla cena partecipa anche Claude, orchestrale in un’orchestra sinfonica e amico intimo d’infanzia di Elizabeth. In attesa della ritardataria moglie Anne, Vincent si trova al centro dell’attenzione in quanto la coppia, sta per avere un bambino.
Tutto procede per il meglio sino a quando l’evolversi della serata tocca un argomento che dà il via a una serie di situazioni paradossali: il nome scelto per il nascituro.
La teatralità più originale viene raggiunta soprattutto quando i toni iniziano ad esasperarsi favorendo le risate (qualche volta un po’ amare) dello spettatore e scoprendo i lati caratteriali “reali” dei personaggi, tenuti nascosti fino a poco prima.
Il finale per alcuni, costituirà una vera sorpresa da più punti di vista.